Lezioni online con insegnante privato, quando vale la pena?

Rieccoci nella sezione “Investi bene i tuoi soldi nel mondo del canto“. Nella scorsa puntata abbiamo parlato di corsi generici online a pagamento, in cui ho espresso un parere piuttosto forte. Oggi invece sarò più soft e parleremo di lezioni online ma con maestro privato.

Sento già fioccare i macumba.

Allora…il mio consiglio, come ho specificato nell’articolo precedente, è sempre di cercare un bravo maestro con cui fare lezioni di persona. Ma esistono delle condizioni per cui la scelta del maestro privato online è ottimale e casi in cui bisognerebbe evitare? Capiamo bene come investire tempo e denaro in questo enorme business paludoso che è il mondo delle lezioni di canto.

Immagine prelevata da Google

Analizziamo la cosa da punti di vista diversi, PRO e CONTRO.

  • Visione complessiva dell’ allievo

Non esiste una webcam tanto performante da permetterci una scansione attenta e contemporanea di tutto l’ allievo in quanto a postura, apertura e tensione della mandibola, comparsa delle vene sul collo, irrigidimenti del busto, tensioni nei piedi (si, avete letto bene)… un maestro deve scandagliare tutto l’allievo a colpo d’occhio, anche considerando che certe dinamiche si manifestano contemporaneamente in diversi punti del corpo, ad esempio: ho una postura troppo curva o troppo rigida, il diaframma non funziona bene e quindi la mandibola potrebbe tremare e potrebbero apparire vene sul collo. Tramite webcam non si è capaci di analizzare tutto questo con attenzione e nella sua complessità.

Immagine prelevata da Google
  • Qualità del suono

E’ quasi scontato dire che il suono che ascoltiamo tramite un dispositivo elettronico non è come un suono reale, i filtri attutiscono determinate frequenze e non si ha la percezione degli armonici né del volume reale. E’ un problema che si può attutire con un buon microfono e delle ottime cuffie. Ma comunque il risultato non sarà mai come un suono naturale.

Immagine prelevata da Google
  • Contatto fisico

Sembrerà strano ai più, ma poichè il lavoro diaframmatico è interno, spesso non riusciamo a capirlo e imitarlo se non tastando il busto del maestro.

Ok, cautela quando si parla di toccare o farsi toccare! Nei vari corsi di metodologia dell’ insegnamento mi hanno spesso messa in guardia su questo aspetto, sia da allieva che da insegnante.

Immaginiamo invece per un attimo di vivere in un mondo perfetto e onesto: sembrerà bizzarro, ma la maniera in cui possiamo imparare di più è toccare gabbia toracica e muscoli addominali del maestro e cercare di imitare. Anche il maestro, dalla sua, può analizzare i nostri movimenti interni tramite il tatto. Come ho già detto più volte negli articoli precedenti, tutta la teoria del mondo e tutte le lezioni online sia generiche che private non sono sufficienti per imparare il gioco del diaframma. E’ qui che scatta l’ imitazione di persone più brave di noi, di un maestro.

Immagine prelevata da Google

Adesso torniamo sul pianeta Terra. Ragazze e ragazzi allievi, occhi bene aperti e maestri soprattutto maschi, attenzione a non esagerare con le allieve e con gli allievi, anche sotto migliori intenzioni.

  • Vacanze, periodi di lontananza e pandemie varie

Hai già iniziato a studiare fisicamente con un maestro e attraversi un periodo in cui non puoi andare e lezione da lui/lei e non vuoi perdere l’ allenamento? Qui sono pro alle lezioni online a patto che il periodo sia limitato. Il maestro, se conosce bene la tua vera voce e se è bravo, è consapevole dei tuoi difetti e dei tuoi errori tipici in ogni fase e la correzione sarà più mirata.

  • Emergenze pre performance
Immagine prelevata da Google

Qui mi rivolgo ai professionisti, capita spesso di avere dei dubbi prima di andare sul palco e, che siano reali o dovuti al panico del momento, la tecnologia ci viene in soccorso. Basta una videochiamata di emergenza al proprio maestro per tranquillizzarsi su determinati passaggi o suoni o piccoli ritocchi dell’ ultimo momento.

  • Altri impedimenti

Abiti in una città con pochi abitanti, non ci sono bravi insegnanti nel tuo paese e hai trovato un maestro che ti entusiasma ma che è lontano da casa tua? Sei minorenne, il che rende gli spostamenti più difficili?

Vuoi semplicemente svagarti durante quell’ oretta alla settimana cercando di essere più intonato?

Le lezioni online possono sicuramente tamponare questi problemi, ma considerate sempre e comunque di andare a trovare il vostro maestro di persona una volta ogni tanto, è fondamentale che vi veda anche dal vivo se volete avere buoni risultati.

Piccolo accorgimento: occhio alla postura.

Sembrerà una sciocchezza ma durante le lezioni online spesso ci dimentichiamo di mantenere la giusta postura: poggiamo i fogli dove capita, gli spartiti sui mobili per far si che siano vicino al pc, siamo seduti perchè la webcam è bassa, ci ingobbiamo per avvicinarci al microfono. Soluzione? Date un’ occhiata qui.

In sintesi

Immagine prelevata da Google

Il mio parere è quello di scegliere sempre un maestro con cui fare lezioni reali e non virtuali. Certo, la tecnologia ci aiuta e sarebbe un errore non approfittarne talvolta: ci ha salvati in periodi di estrema chiusura, come quello affrontato nella scorsa primavera, ma non deve alimentare la nostra pigrizia.

E dopo questa plateale seconda zappata sui piedi vi rivelo la mia esperienza:

Immagine prelevata da Google

Da allieva, quando posso, mi rifiuto di prendere lezioni online per i motivi già elencati, ma durante il periodo di quarantena sono state davvero molto utili.

Prima parlavo di pigrizia: la tecnologia può davvero farci sprofondare ancora di più nelle doghe del letto del nostro ozio. La tentazione di poter imparare qualcosa senza dover aprire la porta di casa è incredibilmente forte. Lo studio del canto, inoltre, ci porta spesso e volentieri a interminabili e scomodissimi viaggi pur di studiare con un maestro degno di questo nome. O con la speranza che sia tale.

Da insegnante ho provato in principio a impartire lezioni online, onestamente l’ ho trovato castrante: Cercavo di analizzare contemporaneamente la postura dell’ allievo, la sua mandibola e cercavo di capire i suoni attraverso i filtri audio. Volevo collegare con un filo invisibile tensioni, diaframma, emissione, collo, schiena, ma non conoscendo quella persona non è stato possibile. Non ho fatto pagare la lezione. Da quel giorno ho deciso di non impartire mai più lezioni online a nuovi allievi e continuo a rifiutare le nuove richieste. Cercate sul dizionario “polla”: persona che rifiuta guadagno facile e veloce.

Immagine prelevata da Google

Non lasciamoci indurre in tentazione:

Il canto è artigianato, va imparato sia con il corpo che con la mente e perderemmo il 90% dell’ apprendimento se facessimo lezioni esclusivamente online.

Immagine prelevata da Google

E voi? Come la pensate?

3 Comments:

  1. Praticamente, un insegnate di canto deve fare quasi un’autopsia e fungere da anatomo-patologo … bisogna avere proprio la vocazione, quindi.

    Ma poi, il tizio che ha fatto la lezione nonostante fosse stato avvisato, ha accettato di non pagarla? e perchè? che pover’uomo!!!!

    1. Esattamente! E in più direi che deve essere un bravo psicologo, manager, consolatore, motivatore eccetera. Come tutte le cose, se vuoi farlo bene, diventa complesso. E il signore in questione non è assolutamente un pover uomo, anzi, per lui la prima lezione doveva essere comunque gratuita. Fortunatamente c’era di mezzo un’ organizzazione a cui non ho richiesto il mio compenso, semplicemente. Il signore è all’oscuro di questo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *